Se fosse un albero, il Made in Italy sarebbe un sempreverde che mai conosce la malinconia dell’autunno. Passa il tempo e lo ritrovi sempre lì, svettante, bellissimo e dalle solidi radici. Il merito non è solo della linfa apportata costantemente dai grandi nomi del nostro fashion system, ma soprattutto di quella, più che mai vitale, dei nuovi talenti che si impongono all’attenzione internazionale grazie alla loro creatività e audacia. Si tratta, infatti, di autentici capitani coraggiosi in odore di rivoluzione come Valentina e Stefano Agazzi, i due giovani imprenditori a cui si deve nel 2013 l’ideazione di Save My Bag, la linea di borse in Poly-Fabric che ha conquistato le donne di tutto il mondo.
Rivoluzionari, dicevamo. Sì, perché la rivoluzione è innovazione, è mettere in discussione il già detto e il già fatto, rispettandone i codici estetici che l’hanno imposto come must, ma reinterpretandolo secondo la propria sensibilità di designer che può anche essere decisamente iconoclasta e per nulla ortodossa, se mai ortodossia possa esserci nel mondo della moda dove tutto e il contrario di tutto coesistono in una stravagante armonia, anzi traggono forza l’uno dall’altro, in una simbiosi perfetta.
Come definire altrimenti l’idea di partenza di Save My Bag di realizzare delle borse che fossero delle cover, comode e leggere, di borse di lusso di cui ricalcavano il modello originale per somme linee, senza plagiarlo, ma modificandone con ironia e creatività alcuni dettagli e, soprattutto, proponendolo in una variante di colore o di stampa decisamente accesa e brillante? Il successo fu immediato, però come accade che spesso l’allievo superi il maestro, così è successo per le creazioni di Save My Bag che da semplici cover sono state via via utilizzate da sempre più clienti di ogni età come fossero delle vere borse, più originali, funny e visivamente d’impatto rispetto a quelle classiche a cui facevano da custodia.
Ne consegue un modo più leggero e ironico di intendere l’accessorio, ma anche più vero e profondo, finalmente libero dalla schiavitù dell’esibire il brand di tendenza. Non ci si nasconde più dietro a un logo e finalmente si viene gioiosamente allo scoperto mostrando con grinta e joie de vivre la propria personalità grazie alla Save My Bag scelta che rivela molto di noi, strappandoci contemporaneamente alla morsa dell’omologazione di massa. È questa la rivoluzione di un brand che adesso, oltre alla storica linea Miss, affianca la Princess in cui scompare il concetto di cover per passare a quello di borsa tout court, con chiusure zip e catenelle per le tracolle. Le borse Save My Bag sono pensate per ogni momento e occasione della giornata, dalla mattina alla sera, dal lavoro all’ora dell’aperitivo o di un party scatenato. Si passa, quindi, dalla maxi shopping bag alle clutch, in un caleidoscopio di forme, colori e grandezze che mettono subito allegria.
Iconiche da vedere, sono un prodotto autenticamente e fieramente Made in Italy in ogni sua singola parte, a differenza di brand più blasonati che spesso delocalizzano o non utilizzano materie prime italiane. E, allora, partiamo proprio da qui, dal tessuto impiegato per realizzare ogni Save My Bag, l’innovativo Poly-Fabric con Lycra ®, brevettato dal brand. Morbidissimo e persino più leggero del neoprene, è cruelty-free, resistente e raffinato. Durevole nel tempo, lavabile ed elastico, si adatta alle esigenze di tutti i giorni grazie alla sua versatilità.
Passiamo quindi all’ideazione e al design che avviene a Bergamo, in Lombardia, laddove il brand è nato e ha preso il volo grazie all’inventiva e all’acume imprenditoriale di Valentina e Stefano Agazzi (duo stilistico e coppia anche nella vita) e passiamo, infine, alla realizzazione che avviene in puro stile Made in Italy ossia in Italia e artigianalmente, assemblando a mano i vari pezzi di ogni borsa.
Save My Bag è quindi un marchio italiano che più italiano non si può. Non solo rivoluzionario nello stile e nel design, ma anche nella sua coraggiosa scelta di non delocalizzare la produzione, mostrando ai competitors cosa significa essere davvero letteralmente un prodotto Made in Italy, ossia “prodotto in Italia”. Niente scuse, il vero Made in Italy è questo ed è davvero meraviglioso incontrare un brand giovane che comprende e rispetta in toto il valore immenso di questa definizione rispetto a più blasonati brand sulla scena da decenni e ormai sempre più disposti a compromessi e compromettersi. Lode al merito allora a Save My Bag, distribuito con grande successo in 40 paesi, nei negozi monomarca e in oltre 1.500 boutique selezionate in tutto il mondo, nelle più grandi capitali e nelle destinazioni più esclusive dove vengono proposti sempre nuovi modelli, ma anche i grandi best seller del brand nelle nuance più amate che sono il rosso scarlatto, il classico nero, l’avorio e il balena (un delicato blue denim) affiancate a quelle lanciate nella nuova collezione, oltre a stampe che possono essere sia decisamente accese che più soft e delicate.
Notevole anche il successo della brand extension in altre categorie merceologiche come l’abbigliamento con l’iconica Wonder Jacket, l’home decor con tappeti con stampe a maiolica, nonché accessori come orologi, cinture, cover per laptop e smartphone, tutti coloratissimi e naturalmente, tutti sempre realizzati in Poly-Fabric con Lycra ®.
Non resta quindi che l’imbarazzo della scelta e, come recita il claim del brand, “Lasciate lo status quo a chi non sa essere rivoluzionario”.